Opera pittorica decostruzionista
Si dedica alla pittura dagli anni '60 percorrendo un iter evolutivo che lo ha portato da tematiche surreali e metafisiche ad assunti più vicini al carattere espressionista, approdando ad un realismo oggettuale carico di atmosfere metafisiche che cristallizzano i momenti dell'assurdo contemporaneo. Negli anni '80 e '90 orienta prevalentemente il proprio interesse al design ed alla grafica; è in questo periodo che approfondisce la conoscenza della psicologia della forma e delle geometrie, interessandosi anche alle forme pittoriche astratte. Negli anni '90 riprende l'interesse nei confronti di una pittura autonoma e libera dagli oggetti che deve descrivere; aderendo allo spirito del Movimento d'Arte Concreta, avvicina la propria ricerca al Decostruzionismo ed agli aspetti filosofici che lo sottendono. È particolarmente interessato agli sviluppi formali che consente la modularità aurea, che ha più volte adottato per progettare arredi, oggetti ed ambienti. Opera esclusivamente su gabbie geometriche complesse ripartite in cadenze auree, attuando decostruzioni che restituiscono tuttavia il carattere della matrice: un rapporto numerico magico che regola l'armonia dell'universo. La disarticolazione delle trame geometriche svela incoerenze e nuovi valori riproponendo forme che, pur analoghe, cambiano di significato mantenendo traccia dell'origine perduta. La decostruzione è soprattutto pratica metacognitiva di costruzioni: perfomance interpretativa che fa esplodere il potenziale sovversivo taciuto dalle sue forme, inattingibile se non superficialmente dal linguaggio metafisico. Nelle opere è sempre evidente l'interdipendenza tra le componenti formale-compositiva e cromatica: scansione, cadenza, sequenza di forme e colori in uno spazio parcellizzato e dinamico. Il flusso continuo dei colori, costantemente interdipendenti, consente ai vari elementi dei dipinti di articolarsi tra loro rispondendo a principi che ne dettano l'armonia. Ciò che viene colto con immediatezza è il ritmo, non solo come qualità, ma come elemento primario e modalità narrativa: esso può essere percepito come fraseggio tra forme analoghe, apparentemente scollegate, che si richiamano con assonanze cromatiche.
La matematica è assunta come elemento necessario per creare un tessuto geometrico entro il quale scoprire e sperimentare configurazioni formali apparentemente libere dalla matrice, composizioni che appartengono ad un concretismo aperto all'associarsi di libere forme che potrebbero apparire distaccate da ogni contenuto umano se, proprio esse, non sollecitassero quelle corde più segrete dello spirito, quell'inconscio conscio che è atmosfera carica di contenuti emozionali, è forma colore in unità indissolubile che evoca un'idea di luce tutta mentale ed astratta. Le opere, che possono raggiungere anche grandi formati, per la loro valenza cromatica e decorativa sono spesso pensate per l'inserimento integrato negli spazi architettonici. Le tecniche più usate sono acquarello ed acrilico: l'acquarello per la luminosità e l'espressiva trasparenza del tessuto pittorico, l'acrilico più adatto alle grandi dimensioni ed alla integrazione negli interni.
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